Per scherma si intende una disciplina sportiva basata sull’arte marziale omonima. Si divide in tre specialità, chiamate armi, che prendono il nome dall’attrezzo utilizzato: fioretto, spada e sciabola.
- Per l’emozione di mettersi a confronto con altre persone, nel leale rispetto di regole chiare e ben definite. La forma mentis che questo aspetto dà viene poi portato al di fuori della palestra, nella vita di tutti i giorni: insegna infatti a interagire con chi ci sta intorno, in maniera rispettosa e efficace.
- Per tutti gli aspetti positivi legati a ogni agonismo praticato in maniera sana, dove ciò che conta è dare il meglio di se stessi nel rispetto assoluto dell’avversario. Insegna infatti a perdere senza rancore e a vincere rispettando gli sforzi altrui.
- Perchè la scherma forma il carattere, contribuisce a una crescita equilibrata della personalità, incanala in alcuni valori (lealtà e rispetto degli altri) l’aggressività spesso inespressa dei ragazzi
- Perchè la scherma segue naturalmente il ritmo della crescita di ogni persona, senza svilupparlo eccessivamente ed oltre misura. Fa inoltre in modo che ognuno sfrutti al meglio le proprie caratteristiche
- Perchè la scherma allena la capacità di concentrazione e di decisione, qualità determinanti anche e soprattutto al di fuori della palestra:
Quale azione è necessaria? Qual è il momento più opportuno per eseguirla? Quale tattica sta applicando l’avversario?
Queste ed altre domande hanno bisogno di risposta immediata durante un assalto, e ciò fa sì che la mente e la prontezza di riflessi siano fondamentali in questo sport. - Perchè la scherma permette la crescita armoniosa dell’individuo senza trascurare aspetti importanti come la personalità, la socialità, l’equilibrio. Fornisce, se praticata in modo corretto, la possibilità di conoscere le caratteristiche più importanti dell’avversario più difficile da combattere: se stessi
Requisiti fondamentali
Tre sono detti “requisiti fondamentali della scherma”. Essi sono:
- Tempo: momento più propizio per eseguire una determinata azione
- Velocità: velocità di esecuzione di un movimento
- Misura: spazio che intercorre tra due atleti. Nel fioretto e nella sciabola può essere stretta, giusta o lunga, mentre nella spada può essere di controllo (o lunghissima), lunga, giusta, corta (o stretta), corpo a corpo.
Convenzione
la convenzione consta di tre regole fondamentali, utili all’assegnazione del punto nelle due armi cosiddette “convenzionali”, i.e. fioretto e sciabola. Queste tre regole sono:
- chi attacca ha la ragione
- chi è attaccato ha diritto a difendersi
- chi si difende ha diritto a contrattaccare
Arma convenzionale di punta il cui bersaglio valido è composto dal tronco, ricoperto da un giubbotto laminato. Testa, braccia e gambe sono definite “bersaglio non valido”.
Arma non convenzionale di punta il cui bersaglio valido è composto da tutto il corpo. in quanto non convenzionale, è l’unica arma che assegna un punto a entrambi i tiratori in caso di colpo doppio (i.e. entrambi i tiratori si toccano entro 1/25 di secondo)
Arma convenzionale di punta, taglio e controtaglio il cui bersaglio valido comprende busto, testa e arti superiori, il tutto ricoperto da un giubbotto laminato. Arma d’attacco per eccellenza, discende dalle armi usate in cavalleria.
Movimenti di gambe:
- Guardia: posizione di base
- Passo avanti
- Passo indietro
- Affondo
Abbiamo poi azioni di attacco e azioni di difesa, che l’atleta andrà a utilizzare combinate per poter meglio sfruttare i propri punti di forza e i punti di debolezza dell’avversario. Tra le azioni di difesa, ricordiamo le parate.
Durante una gara di scherma, l’assalto si svolge su una pedana, una superficie in metallo elettricamente isolata dall’apparecchio segnalatore (in modo che, toccando per terra, non venga segnalato nessun tocco).
Protagonisti sono i tiratori, coordinati da un arbitro. In caso di certi assalti, come quelli delle fasi finali delle competizioni più importanti, l’arbitro sarà coadiuvato da una giuria e dalla presenza della moviola. A fondo pedana, l’atleta può essere assistito dal proprio allenatore.
Se si esce di pedana con entrambi i piedi, l’arbitro assegnerà un punto all’avversario.